LOSING AMOS

ADELOU OSIBODU
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Titolo: LOSING AMOS

Autore: ADELOU OSIBODU

Sede: CHIESA DEI SANTI LORENTINO E PERGENTINO

Sito Autore: https://www.behance.net/adeoluosibodu

LOSING AMOS

 

Mio nonno, Pa Amos Olufemi Adelaja è morto alla fine del 2014. E' stato allora che mi sono reso conto di quanto fosse superficiale la mia idea di lui. Mi sono chiesto costantemente perché non riuscivo a vedere al di là dei suoi grandi sorrisi. Perché non potevo definirlo più di quell'uomo che non era mai scontento. Era tutto quello che c'era o mi mancava del tutto l'idea delle persone che mi avevano preceduto? C'era stata una possibilità di essere molto più vicini così da ereditare forse il suo fucile da caccia? Questi erano i pensieri inquietanti che si intromettevano nella mia coscienza. Non la circostanza di perdere qualcuno ma quella di perderlo non con tutto il cuore.

Sono autoritratti in cui sono vestito con abiti che Aso-Oke aveva in certi momenti della sua vita. Forse ciò deriva dall'urgenza di trovare conforto o dal mio intimo affetto per il passato o solo dal fatto di essere "Adeolu". Indipendentemente da ciò, sono sempre felice quando mi capita di trovarmi in questo stato. Mio nonno veniva da Ilisan-Remo, Ijebu. La nostra città natale dove lui e la nonna hanno cresciuto anche mia madre e i suoi fratelli.

 

 

Mi chiamo Adeolu Osibodu. Sono un fotografo autodidatta nato nel 1997 a Lagos, in Nigeria.

L'idea della fotografia ha catturato la mia attenzione perché non devo dire nulla per esprimermi. In altre parole, non ho mai dovuto spiegarmi.

Non metto mai in discussione i miei pensieri. Mi limito a documentarli con la macchina fotografica e poi, se sono fortunato, li capirò più avanti, in futuro.

Tutto ha senso quando sono dietro la macchina fotografica. Mi sento al sicuro. Senza fotografia, mi sentirei muto e probabilmente sarei molto depresso.

Nel 2017, ho avuto il privilegio di ricevere il premio EyeEm Portraitist a Berlino per il mio progetto "Losing Amos".

Il mio lavoro è stato esposto anche al Gran Palais in occasione dell'Art Paris 2018.