A SILVER SOUL

James Acto Photography: Juri De Luca | Marco Gambassi
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Titolo: A SILVER SOUL

Autore: James Acto Photography: Juri De Luca | Marco Gambassi

Sede: Museo dei Mezzi di Comunicazione

Sito Autore: www.jamesacto.com

A SILVER SOUL
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A SILVER SOUL
A SILVER SOUL

Cinque storie, cinque serie di ritratti di persone che, a modo loro, stanno cercando la propria identità attraverso passioni e professioni svolte in modo sostenibile per l’ambiente in cui viviamo. Nessuna di queste persone sta cercando in quello che fa la ricchezza economica o uno status sociale, ma guardano all’essenza della propria attività. Fare qualcosa per essere felice. Una giostra ecologica a pedali, per insegnare ai bambini che per divertirsi non servono le luci ed i suoni delle moderne giostre. Un animalista che, fedele ad un vecchio codice della cavalleria, ha fondato una associazione che si prende cura degli animali di chi si trova nell’impossibilità provvisoria di
farlo. Un artigiano americano che si è lasciato alle spalle la frenesia della vita in città per costruire telai di bicicletta in un casolare in
Toscana... Abbiamo ritratto questi soggetti con la tecnica del collodio umido, un antico procedimento fotografico inventato nel
1851: una lastra di vetro viene resa fotosensibile per mezzo di collodio e nitrato d’argento, poi viene esposta con una macchina
fotografica a banco ottico ed infine sviluppata e fissata in camera oscura. Questa tecnica ci dà la possibilità di lavorare di nuovo con le mani, con materiali come vetro e argento; è vero e proprio artigianato. Ogni scatto ha bisogno di una lunga preparazione e di
un lungo lavoro in camera oscura. Così come i soggetti ritratti, non cerchiamo la “quantità” ma la “qualità” di un’esperienza, di un
dialogo con i nostri soggetti, di una bella storia da raccontare.

James Acto photography è un progetto fotografico di Juri De Luca e Marco Gambassi.
Juri De Luca è un fotografo. Marco Gambassi è un biologo. Entrambi di Castiglion Fiorentino (Arezzo) ed entrambi appassionati di fotografia analogica.
Delusi dal digitale, dove si scatta molto e si pensa poco, abbiamo iniziato ad usare la tecnica del collodio umido circa tre anni fa. La difficoltà e la lentezza del procedimento ci danno il tempo di parlare con i nostri soggetti, di dare luogo ad un dialogo che poi, ci piace pensare, si vede nel risultato finale.