Ilaria Leganza

Serrature

dentro l'occhio
vi è un mondo in miniatura
dove si interiorizza il silenzio
e si accende una luce.
Il mondo della casa,
è il microcosmo dell'uomo,
come vederlo
attraverso una porta,
comesentirlo attraverso la vita.

 

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La mia riflessione a proposito dello spazio domestico, che tutti noi chiamiamo ''casa'', si è trasferita, ampliandosi passo dopo passo, dalla semplice lettura di un'immagine reale alla rielaborazione di visioni personali, intimamente legate al mio mondo fantastico e al mio modo di raccontarlo.

Casa : Una parola tanto semplice quanto complessa che si svela gradatamente, a seconda dei soggetti che la pronunciano e del valore che le attribuiscono. L'unione di un contenuto - significato (spazio interno) e di un contenente - significante (struttura esterna), la rendono perfettamente riconoscibile come lo spazio di identificazione dell'uomo nel mondo. L'uomo si afferma davanti a se stesso e all'universo quando crea una casa. La casa è la sua vita, la casa è il luogo della sua vita.

Installazione:
serrature: spazio o non spazio
Attraverso l'occhio di un uomo si intravede un piccolo mondo che vibra tra luci e ombre, che si anima di ricordi, che si muove o si arresta, che si lascia comprendere o si  nasconde; allo stesso modo, attraverso la serratura di una porta chiusa, mentre fuori è tutto in confusione, si ritrova il luogo del silenzio e della pace: quello della casa. La mia meditazione intorno al tema dello spazio domestico si sofferma ad evidenziare l'esistenza di una dimensione, parallela, eterna e assoluta, che esiste all'interno di ogni uomo e che trova nella casa il suo simbolo concreto. Il superamento dell'apparenza, l' oltrepassa mento della materia, la ricerca di nuove visioni, conduce lo sguardo lontano da quello che normalmente e distrattamente si vede.

Con questo progetto intitolato ''serrature, spazio o non spazio'' cerco di proporre una visione alternativa al fruitore come spunto di riflessione e di interpretazione intorno a un concetto per me essenziale: quello del rapporto tra dentro e fuori...tra fantasia e realtà, tra l'individuo e il luogo che lo rappresenta.

Nota biografica

Ilaria nasce a Poggiardo (Le) nel 1985; vive e lavora a Firenze.
Da sempre attratta dalle arti visive, si forma presso l' Accademia di Belle Arti di Firenze ottenendo la specializzazione in Arti Visive e Linguaggi multimendiali. Durante il suo percorso artistico Ilaria consolida un linguaggio espressivo prevalentemente di tipo pittorico applicato alla dimensione architettonica, per natura legata spesso anche alla scultura. Negli ultimi anni Ilaria espone in numerosi spazi privati e pubblici, in Italia e all'estero, con mostre collettive e personali, privilegiando in particolar modo la partecipazione a progetti artistici quali ad esempio :
-Progetto di grafica ''Il tempo del silenzio: come muti, come sordi '', sale espositive Raggio Verde, Lecce, anno 2007;
-''Ricognizione'', Vicolo delle Stelle, Brescia, 2007;
-''Expo arte'' (Fiera del Levante-Bari), 2008;
-''Mercantia'', Palazzo Pretorio di Certaldo, 2009;
-Progetto di grafica ''I fantasmi di Scano Boa'', Porto Tolle, 2009;
-Progetto''Libri d'artista'', Biblioteca Nazionale (Fi)2009;
-Progetto ''Start point'', spazio collezione Museo d'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2010;
-Progetto ''Una quercia per Beuys'', Accademia di Belle Arti (Fi), 2009;
- ''Art break party''( iniziativa centenario futurismo), proiezione video, Centro d'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2009;
-Workshop laboratoriale, Centro d'arte contemporanea Pecci (Prato), anno 2009;
-Reggia di Caserta, seconda edizione ''La terra ha bisogno degli uomini'', anno 2010;
-Progetto ''case e case, lo spazio dell'uomo'', Galleria'' Il germoglio, Pontedera 2010;
-Progetto pittura e illustrazone ''Le tre porte'', chiostro di Villa Vogel, Firenze, 2010;
-Progetto ''Corridoi ultravasariani'', Workshop Centro d'arte contemporanea EX 3, Firenze, 2011.